La storia della legionella.

La legionella prende il nome dall’epidemia che nel luglio 1976 colpì 221 legionari che soggiornavo in un hotel di Philadelphia, in occasione dell’American Legion, 34 persero la vita.
Solo dopo un anno fu possibile identificare quale fu la causa dell’epidemia. 
Dalle analisi fatte sull’impianto di condizionamento venne isolato il microrganismo: venne per questo denominato Legionella pneumophila.


Il padrino della Legionella fu il Dott. Joseph McDade, che diede il nome al batterio nel gennaio del 1977 riuscendo ad isolare il batterio dal tessuto polmonare di uno dei legionari deceduti.


Il primo caso italiano è stato nel 1978 nella zona del Lago di Garda e ha colpito 10 persone.

Dal 1978 ad oggi purtoppo i casi di legionella sono all’ordine del giorno e molto spesso vengono confusi con polmoniti.

Gli ospiti presso le strutture ricettive e i pazienti presso le strutture sanitarie sono tra i più colpiti.

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Dove si manifesta la legionella?
La legionella colonizza gli ambienti acquatici naturali (superfici lacustri e fluviali, sorgenti termali, falde idriche ed ambienti umidi in genere) e artificiali (reti idriche di strutture pubbliche e private, piscine, impianti di condizionamento, fontane etc…).

Come si contrae il batterio?
La contaminazione avviene solitamente tramite la rete idrica oppure dagli impianti di condizionamento. La temperatura ottimale per la proliferazione batterica è tra i 25°C e i 42°C.

Si può contrarre la polmonite da legionella facendo una doccia in una struttura contaminata e inalando le goccioline di vapore acqueo che si formano, oppure respirando l’aria condizionata contaminata.

Il tasso di mortalità è molto elevato, va dal 15% al 30%.

Quadro normativo di riferimento.

Per quanto riguarda la situazione normativa italiana sulla legionella si inizia con il D.lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) aggiornato a settembre 2015 ai sensi del quale la legionella rappresenta un rischio biologico per i lavoratori che deve essere valutato e gestito.

La vera cartina tornasole sulla legionella è rappresentata dalle Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi (ultimo aggiornamento 31 ottobre 2016).

Secondo questa normativa per i gestori di ogni struttura turistico-ricettiva vi è l’obbligo della valutazione del rischio legionellosi da effettuare ogni 2 anni.

Inoltre ogni volta che vengono effettuati dei lavori di ristrutturazione dell’impianto della struttura deve essere revisionato questo documento.

Dalla recente revisione delle Linee guida i valori di soglia di pericolosità della legionella si sono abbassati, in passato c’era tolleranza fino a 1.000 unità formanti colonie in un litro di acqua calda sanitaria campionata, ora il limite è stato abbassato a 100.

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